Guida ai fondi archivistici presenti presso il Centro Bibliografico

Fondo Sam Waagenar

contesto gerarchico
livello di descrizione fondo
Titolo Fondo Sam Waagenar
data 1921 - 1986
consistenza busta 1
fascicoli 7
storia archivistica Il fondo è giunto all' Ucei tramite donazione diretta di Sam Waagenaar stesso: " Io sottoscritto Sam Waagenaar,
dono al Centro Bibliografico dell' Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, materiale archivistico e librario sulla
storia degli ebrei di Roma di cui si allega l' elenco", segue un elenco di consistenza.
Costituito da 1 busta contenente 7 fascicoli e 3 scatole contenenti fotografie e relative lastre, riconducibili al suo
lavoro di giornalista e fotoreporter.
La documentazione cartacea, oggetto di riordino schedatura e inventariazione, riguarda soprattutto materiale
raccolto per le pubblicazioni dei libri: "Gli ebrei del Papa", "Il ghetto sul Tevere". In particolare si tratta di
appunti, bibliografie e corrispondenza.
http://inventari.san.beniculturali.it
Si è provveduto alla schedatura e ricondizionamento del materiale in nuovi faldoni recanti sul dorso il titolo,
estremi cronologici, numero dei fascicoli contenuti, nonché nuove cartelline per ogni fascicolo.
L'inventariazione è avvenuta tramite portale archivistico XDams.
Il Fondo ha ricevuto la dichiarazione di notevole interesse storico in data 28 gennaio 1999.
storia istituzionale/amministrativa, nota biografica D'origine olandese ma cittadino americano, ha vissuto molti anni a Roma, è stato corrispondente nella II
guerra mondiale, fu inviato a Berlino durante l'occupazione alleata; svolse la sua attività quale fotografo e
giornalista; Samuel Waagenaar nacque ad Amsterdam nel 1908. Dal 1927 lavorò nella pubblicità per la
Metro-Goldwyn-Mayer (MGM). Due anni dopo, si trasferì negli Stati Uniti, dove lavorò principalmente come
fotografo. Dopo che la MGM lo nominò capo della pubblicità e delle pubbliche relazioni per l'Europa nel
1930, si trasferì a Parigi sei mesi dopo.
Lì, Waagenaar fu coinvolto nella ricerca per il film del 1930 Mata Hari con Greta Garbo. Trascorse sei mesi
viaggiando nei Paesi Bassi, in Francia, in Germania e in Gran Bretagna, dove parlò con testimoni
contemporanei.
Si arruolò quindi nell'esercito degli Stati Uniti e completò un corso di addestramento di spionaggio di tre
settimane in Canada, a cui partecipò anche il futuro autore di James Bond Ian Fleming.
[3] Tornò poi in Europa,
dove soggiornò, tra l'altro, a Londra e Parigi. Fu testimone oculare della liberazione di Parigi il 25 agosto
1944, che documentò anche fotograficamente.
Come corrispondente per l'International News Service (INS), si occupò della fondazione delle Nazioni Unite,
del processo di Norimberga e di alcuni campi di concentramento liberati. [1] Dopo aver lasciato l'INS nel 1946,
si trasferì a Roma e lavorò come giornalista freelance.
Nel 1964 fu finalmente pubblicata la sua opera più conosciuta, She Called Yourself Mata Hari. Per questa
biografia, Waagenaar ha setacciato il vecchio materiale degli anni '1930 e ha ricercato ulteriori dettagli. Il
libro è ora considerato un'opera standard su Mata Hari ed è stato ristampato più volte. Una seconda versione
riveduta è stata pubblicata nel 1976.
Morì a Blaricum nel 1997
ambiti e contenuto
soggetto produttore Waagenar, Sam
modalità di acquisizione
Note Dichiarazione di interesse storico della Soprintendeza archivistica per il Lazio 29-01-1999 Il presente lavoro è stato redatto a seguito del contributo concesso dalla Direzione Generale Archivi: Convenzioni di ricerca scientifica 2022 decreto 1815 DGA 23.12.2022, con il coordinamento scientifico della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio.
note dell'archivista A cura di Marica Chiementa
2023
allegato
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