Guida ai fondi archivistici presenti presso il Centro Bibliografico

Fondo Moisé Pontremoli

contesto gerarchico
livello di descrizione fondo
Titolo Fondo Moisé Pontremoli
data 1940 - 1972
consistenza album 1
buste 15
fotografie 621
storia archivistica
storia istituzionale/amministrativa, nota biografica

Moisé Pontremoli nacque a Smirne (Turchia) ii 29 settembre 1896 e visse in Egitto per oltre cinquantaquattro anni. Cittadino italiano di religione ebraica prese parte alla I° guerra mondiale rimanendo mutilato alle gambe, fondò, assumendone la Presidenza fino al 1924, l'Associazione Mutilati Italiani di Alessandria d'Egitto. Durante la ll° guerra mondiale fu internato dalle Autorità Egiziane per cinque anni (con distruzione delle sue terre) per aver rifiutato di sottoscrivere una dichiarazione contro l'Italia. Si occupò di agricoltura desertica. Con l'arrivo al potere di Nasser (novembre 1956) la sua vita cambiò bruscamente. Inizialmente il Ministro Abdel Hamid Cherif cercò di impossessarsi delle sue aziende agricole nonchè dei 400 ettari di terre (pari a 995 Feddani) in suo possesso ma non vi riuscì per la cittadinanza italiana del Pontremoli. Iniziarono cosi una serie di pesanti ritorsioni: 12 attentati, tentativi di incendiare la casa, breve incarcerazione su falsa denuncia, invii ai Tribunali Militari, occupazione delle sue terre da parte della popolazione locale al fine di creare loro un diritto di occupazione (Wada Yad), pagamento di imposte sette volte superiori a quelle effettivamente dovute. Le persecuzioni durarono otto anni. Ogni disperata richiesta di aiuto alla nostra Ambasciata rimase inelusa. Dopo le requisizioni di 795 Feddani di terra le Autorità Egiziane per poter completare l'espropiazione delle terre e dei beni di Pontremoli sostennero che questi non era cittadino italiano bensì francese allo scopo di profittare dello stato di guerra che allora (1957) esisteva contro la Francia e sequestrare i restanti suoi beni in quanto beni di un nemico. II nostro si rivolse nuovamente alle autorità diplomatiche italiane, ma l'Ambasciata, ed in particolare il Console Conte Alessandro Murari e l'Ambasciatore Giovanni Fornari nulla fecero per difenderlo. Pontremoli rimpatriò dall'Egitto il 3 marzo 1962 e da quel momento iniziò un lunga battaglia legale contro il Console, I'Ambasciatore e ogni altro funzionario dell'ambasciata responsabile di averlo abbandonato per circa 6 anni in mano ai soprusi delle autorità egiziane. Morì a Roma iI 17 maggio 1969.

ambiti e contenuto Documenti e raccolta fotografica. Denunce, appelli, certificati catastali, foto, stampe. Alcuni documenti sono
in arabo. si compone di 16 raccoglitori, 2 buste e 40 fascicoli sciolti, oltre ad un ricco album fotografico che si
potrebbe digitalizzare.
soggetto produttore Pontremoli, Moisé
modalità di acquisizione L'archivio Pontremoli è giunto al Centro Bibliografico agli inizi degli anni '90 (1990/1991) grazie alla donazione fatta per volontà della famiglia dalla sig.ra Daniela Roccas Sestieri, figlia del noto avvocato Goffredo Roccas, cui il nostro si era rivolto.
Note Dichiarazione di interesse storico della Soprintendeza archivistica per il Lazio 29-01-1999
note dell'archivista A cura di Susanna Oreffice
Roma, 2021
allegato
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