Guida ai fondi archivistici presenti presso il Centro Bibliografico |
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Fondo Sergio Sierra |
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contesto gerarchico |
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livello di descrizione | fondo |
Titolo | Fondo Sergio Sierra |
data | 1905 - 1959 |
consistenza | |
storia archivistica | Si è provveduto al lavoro di schedatura e di ricondizionamento in nuove cartelline, per ogni fascicolo, recanti titolo e numero identificativo, per un totale di 12 fascicoli e nuovi faldoni per le 3 serie archivistiche, recanti sul dorso il titolo della serie, numero dei fascicoli contenuti, estremi cronologici e numero identificativo. |
storia istituzionale/amministrativa, nota biografica | Il rav Sierra era nato a Roma il 23 dicembre 1923, dove si era laureato al Collegio Rabbinico Italiano nel 1949 e in Filosofia all'Università. Dopo aver svolto il ruolo di Chazan e Morè nella Comunità di Roma, fu rabbino capo della Comunità Ebraica di Bologna dal settembre 1948 al dicembre 1959 e rabbino capo della Comunità Ebraica di Torino dal 1960 al 1985.Nella prima metà degli anni '70 ha insegnato ebraico e letteratura ebraica postbiblica all'Università di Torino e Filologia semitica all'Università di Genova, pubblicando molti saggi e articoli nell'ambito della cultura ebraica. Sierra ha pubblicato diversi saggi sulla storia e letteratura ebraica, in particolare del periodo del Medioevo (rmi, jqr), e una recensione sugli Studi Italiani di Ebraico Post-biblico (1971). Tra i suoi libri c'è "Il Valore etico delle Mizvoth" (1957) e un'edizione scientifica della traduzione ebraica (1423) di Boezio De Consolatione Philosophiae di Bonafoux Bonfil Astruc (1967) Nel 1979-80 è stato uno dei fondatori dell'Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo (aisg); è stato professore di ebraico e lingue semitiche comparative presso l'Università di Genova (1984-93), presidente dell'Assemblea dei Rabbini d'Italia (1987-92) e membro del comitato scientifico e del comitato editoriale della Rassegna Mensile di Israel. Nel 1979 è stata pubblicata la seconda edizione de "Il Valore etico delle Mizvoth". Tra le sue pubblicazioni ci sono traduzioni italiane di opere ebraiche classiche: nel 1983 ha pubblicato la sua traduzione "I doveri dei cuori" di Ḥovot ha-Levavot di Baḥya ibn Paquda; nel 1988 è apparsa la sua traduzione del Commento di Rashi a Shemot, Esodo; nel 1990 "La corona regale", Keter Malkhut di Solomon ibn *Gabirol. Nel 1996 è stato co-traduttore del Tehilim Yerushalayim e nel 1998 co-traduttore del maḥzor: Seder Tefillot leḤol, le-Shabbat u-li-Yamim Tovim). Ha curato "La lettura ebraica delle Scritture" e "Scritti sull'Ebraismo in memoria di M.E. Artom". Nel 1998 è apparsa in suo onore "Hebraica. Miscellanea di Studi in onore di S.J.S. per il suo 75 compleanno", curata da F. Israel, A.M. Rabello e A.M Somekh, con una bibliografia e un elenco delle pubblicazioni. Dopo una brillante carriera rabbinica e universitaria ha fatto l'Alyà a Gerusalemme dove ha continuato a dedicarsi agli studi contornato da figli e nipoti. Rav Sergio Josef Sierra z.l. è stato una figura centrale dell'ebraismo italiano. Guida spirituale, prima di Bologna e, poi, a lungo, di Torino, ha sempre cercato di diffondere la conoscenza della Torah e della tradizione ebraica sia nelle Comunità italiane sia all'esterno di esse - ha dichiarato il rav Giuseppe Laras, presidente dell'Assemblea dei Rabbini d'Italia nel tracciarne un breve ricordo - Preoccupato di alimentare tra i giovani la fiamma della fede e della conoscenza, ha guidato a lungo (succedendo a rav Dario Disegni z.l.) la Scuola Rabbinica Margulies-Disegni di Torino. Assiduamente presente nei dibattiti riguardanti il mondo ebraico, sia in seno alle nostre Comunità sia rappresentandole con dignità e competenza all'esterno, è stato per molti anni presidente dell'Assemblea Rabbinica Italiana, guidandola con sapienza ed equilibrio. "L'anno in cui ho fatto il mio Bat mitzvà eravamo dodici ed eravamo le prime ragazze che lui aveva visto nascere e crescere nella Comunità di Torino" dice la vicepresidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Claudia De Benedetti nel ricordare con nostalgia i lunghi anni di studio trascorsi con il rav Sierra; "Il discorso che ci ha fatto in quella occasione era molto particolare poiché ci parlava da maestro ma anche da padre. Fu quello il momento in cui decisi di iscrivermi e frequentare la Scuola rabbinica Margulies-Disegni e di studiare sotto la sua guida. Il suo insegnamento è diventato, in quegli anni, per me fonte inesauribile di cultura e identità ebraica e punto di partenza per i miei studi universitari di ebraistica". Il consigliere dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Federico Steinhaus dice di lui: "Ho avuto modo di conoscere rav Sierra z.l. durante i miei precedenti mandati all'UCEI e ho sempre apprezzato molto la sua xDams OpenSource - Inventario sintetico (tutta la struttura) Pagina 3 saggezza ed esperienza. E' stato sicuramente una delle personalità più degne ed illustri del nostro dopoguerra e gli dobbiamo molto di quel che di buono c'è nelle nostre istituzioni religiose e culturali". |
ambiti e contenuto | Le serie distinte sono tre: la prima riguarda perlopiù appunti dattiloscritti, le altre due riguardano la corrispondenza soprattutto con la Comunità Israelitica di Bologna. |
soggetto produttore | |
modalità di acquisizione | |
Note | Il presente lavoro è stato redatto a seguito del contributo concesso dalla Direzione Generale Archivi: Convenzioni di ricerca scientifica 2022 decreto 1815 DGA 23.12.2022, con il coordinamento scientifico della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio. |
note dell'archivista | A cura di Marica Chiementa |
allegato |