Attività dell'UCII dal 1948

contesto gerarchico
livello di descrizione fondo
identificativo logico
Titolo Attività dell'Unione delle comunità israelitiche italiane dal 1948
data 1948 - 1965
consistenza buste 269
soggetto produttore : ente
soggetto produttore : persona
soggetto produttore : famiglia
storia istituzionale/amministrativa, nota biografica Come è noto, l'Unione delle comunità israelitiche italiane è l'organo rappresentativo dell'ebraismo italiano a livello nazionale (1) , il suo archivio pertanto conserva documentazione di importanza sostanziale per la comprensione della storia degli ebrei in Italia. In particolare, le carte dal 1948 al 1965 rivestono particolare interesse per chi voglia studiare il periodo storico che va dal dopoguerra ai primi anni del boom economico: troviamo infatti riscontro nella documentazione di quali siano state le funzioni e le problematiche affrontate dall'ente nel corso degli anni attraverso l'analisi dei diversi settori nei quali si è svolta la sua attività. Nella seconda metà degli anni quaranta l'Unione dovette affrontare la ricostruzione delle istituzioni comunitarie, uscite distrutte dalle persecuzioni nazi fasciste e dalla guerra e l'emergenza dei profughi, sia quelli scampati ai campi nazisti che quelli provenienti dai paesi arabi dopo il 1948 (Egitto, Irak, e Tripolitania), in transito in Italia e in attesa di andare in Palestina. L'Unione mantenne, nel corso degli anni, stretti rapporti con organizzazioni ebraiche internazionali quali, ad esempio, il World Jewish Congress, l'American Joint Distribution Committee e, dagli anni '50, la Conference on Jewish Material Claims Against Germany, o Claims Conference, tutti enti che contribuirono in modo sostanziale alla ricostruzione delle istituzioni ebraiche. Con il neonato Stato d'Israele intrecciò da subito forti e duraturi legami, non solo attraverso campagne di raccolta (di fondi e oggetti) e rapporti culturali, ma anche occupandosi di regolarizzare la posizione militare dei giovani italiani andati a combattere come volontari in Israele. Negli anni cinquanta l'Unione, come il resto del Paese, tornò alla normalità e all'ordinaria amministrazione, prova ne sia l'acquisto, nel 1955, dell'appartamento, già affittato di Lungotevere Sanzio n. 9 int. 2, a tutt'oggi sede dell'ente. Continuò tuttavia a battersi per l'attuazione di provvedimenti legislativi per la reintegrazione degli ebrei nei loro diritti civili, politici e patrimoniali, si occupò, anche grazie alla Claims Conference, dell'assistenza ai profughi dall'Egitto (novembre 1956) e dall'Ungheria (1957) e si impegnò nella lotta contro ogni manifestazione di antisemitismo (vedi ad esempio le denuncie contro il periodico , 1957 e contro l'Agenzia Giornalistica Orbis di Firenze, 1961). Negli anni sessanta si adoperò, nell'ambito della riforma del codice penale, per la tutela delle minoranze religiose e per il riconoscimento, anche in Italia, del delitto di genocidio. Nell'ottobre 1964, nel corso delle celebrazioni per il ventennale della Resistenza, l'Unione venne insignita della medaglia d'oro al valor civile. Mantenne sempre, nel corso degli anni, stretti contatti con le Comunità e le organizzazioni ebraiche nazionali, attraverso visite, riunioni e una fitta corrispondenza, relativa sia a questioni generali (elezione dei consigli comunitari, scambio di bilanci, ecc.) che a situazioni particolari che potessero di volta in volta verificarsi e per le quali fosse necessario uno scambio tra i due enti. Per ciò che concerne l'attività culturale infine, va ricordato come l'Unione si sia sempre adoperata per la diffusione della cultura ebraica, attraverso pubblicazioni (Rassegna mensile di Israel, dispense settimanali e quindicinali, Casa editrice Israel) e trasmissioni radio; uniformando i programmi delle scuole ebraiche, fornendo loro libri di testo adatti e promuovendo il recupero di archivi e biblioteche comunitarie. (1) L'Unione delle comunità israelitiche italiane venne istituita alla fine del 1930, cfr.: R. Decreto 30 ottobre 1930 n. 1731 "Norme sulle Comunità israelitiche e sulla Unione delle Comunità medesime", R.D. 24 settembre 1931 n. 1279 che determinò il numero delle Comunità e delle relative circoscrizioni territoriali, R. Decreto 19 novembre 1931 n. 1561 "Regolamento per l'applicazione del R. Decreto 30 ottobre 1930 n. 1731 sulle Comunità israelitiche e sulla Unione delle medesime".
storia archivistica
ambiti e contenuto L'archivio "Attività dell'Unione delle Comunità Israelitiche Italiane dal 1948" comprende la documentazione prodotta e\o ricevuta dall'Unione nello svolgimento della sua attività istituzionale: corrispondenza, relazioni, verbali, mozioni, promemoria, registri (dei verbali delle riunioni del Consiglio e della Giunta dell'Unione, di protocollo, contabili), materiale a stampa, fotografie, documentazione contabile (bilanci, ruoli, preventivi, fatture). Lo stato di conservazione della documentazione complessivamente considerata è buono, ciò nonostante si fa notare la presenza di numerose veline di estrema fragilità. Si segnala infine l'esistenza di: mandati di pagamento dell'Unione (bb. 22, 1948-1963) e del Collegio rabbinico italiano (bb. 7, 1948-1962), reversali di Incasso ( bb. 16, 1948-1963) e velinari (bb. 8, 1960-1964), separate dall'archivio e non inserite nell'inventario.
criteri di ordinamento L'archivio è costituito da 269 buste, 1889 fascicoli e 113 registri (7 dei verbali di Consiglio e Giunta, 2 dei verbali della Consulta, 21 di protocollo, 69 contabili, 12 contabili del Collegio rabbinico italiano e 2 di classe del Collegio rabbinico italiano). Facendo riferimento a una chiave d'archivio esistente, contenente l'elenco delle buste divise per classi, e ad un titolario, redatto presumibilmente negli anni '50, si è potuto ricostruire la struttura del fondo, secondo il consueto "metodo storico". La numerazione delle buste è continua mentre quella dei fascicoli riprende da 1 per ogni classe di appartenenza. Nel corso del riordinamento sono stati trovati diversi faldoni contenenti documentazione afferente all'archivio, che è stata reinserita nelle rispettive classi. Si tratta di: - bb. 32 contenenti carte relative alle erogazioni della Claims Conference, inserite nella classe 21 ; - bb. 10 contenenti carte relative alle eredità di Giuseppe Muggia (1 busta), Giuseppe Pardo Roques ( 1busta), Davide Almagià (6 buste), Luigi Sinigallia (1 busta) e Odoardo Della Torre ( 1busta), inserite nella classe 21 ; - bb. 17 contenenti carte facenti parte dell'archivio del Collegio rabbinico italiano, inserite nella classe 41 ; -bb.8 contenenti carte relative alle pratiche di indennizzo ai cittadini colpiti da misure di persecuzioni nazionalsocialiste ex dpr 6 ott. 1963 n.2043, inserite nella classe 74 < Caduti civili vittime dei nazifascisti>; - pacchi 2, segnati rispettivamente "CME 1948" e "CME 1949-1950", contenenti carte afferenti al World Jewish Congress, ovverosia al Congresso mondiale ebraico, inseriti nella classe 93 . La seguente documentazione, precedentemente in "Attività dell'Ucii dal 1934" è stata spostata qui per ragioni di ordine cronologico e di contenuto: - fasc. "Relazioni 1948", contenente circolari dell'UCII del 1948 (ex b. 11H, n.23); - ciclostilati dei consuntivi dell'Ucii, 1948-1961 (ex b. 22G, fasc. 8 "Consuntivi UCII 1932-1961"); - ciclostilati dei ruoli dell'Ucii, 1949-1962 (ex b. 22G, fasc. 10 "Ruoli UCII 1932-1961"); - fascicolo "Consuntivi Collegio Rabbinico", 1957-1961 (ex b. 22G, fasc. 11); - fascicolo Corrispondenza di Giorgio Romano 1949-1965, contenente corrispondenza con D. Lattes e A. Segre su questioni editoriali della RMI (ex b. 42B, fasc. 4); - documentazione inerente il trasferimento della Casa editrice Israel da Firenze e Roma (1953), ovverosia i fascicoli: 12 "CEI-corr. Avv. Castiglioni", 13 "CEI-mobili Casa Ed. Israel di Firenze", 14 Corrispondenza varia, 15 "Vecchie pratiche della Casa Editrice", 16 "CEI-Ristampa Boker L.Levi" e 17 "Tre vite", (ex busta 51C); - fascicolo "Celebrazione del 1848-1948 a Torino", 1948 (ex b. 85G, fasc. 14); - documentazione relativa all'incarico dato dall'Unione al Prof. Renzo De Felice per la redazione di una storia degli ebrei italiani durante il periodo fascista, 1960-1963 (ex b. 74D, fasc. Incarico dell'UCII al Prof. Renzo De Felice e b. 74E, fasc. Manoscritto di Renzo De Felice. I titoli sono: , , , , , , , , <"Varie" Rapporti con enti non ebraici e con privati, manifestazioni pubbliche>. Le classi sono: , , , , , , , , , , ; , , , , , , , , , , , , , , ,< Stampa ebraica>, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Seguono i registri: dei processi verbali di Consiglio e Giunta, dei processi verbali della Consulta rabbinica, di protocollo, contabili - dell'Unione e del Collegio rabbinico italiano, di classe del Collegio rabbinico. Si segnala infine l'esistenza di 22 buste di mandati di pagamento e 16 buste di reversali, entrambe relative agli anni 1948-1963, separate dall'archivio e non inserite nell'inventario. Alla prima fase dell'incarico - attività di schedatura e riordinamento - ha lavorato, oltre chi scrive, la dr.ssa Maria Teresa Caradonio. Il lavoro, finanziato ex lege 175\2005, è stato seguito dalla dr.ssa Cagiano della Sovrintendenza archivistica per il Lazio e si è svolto dal novembre 2009 al maggio 2014.
modalità di acquisizione L'archivio, inizialmente conservato negli uffici dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, è stato trasferito nei depositi del Centro bibliografico dell'Ucei nel 2001.
Note A cura di Angelina Procaccia, 2014.
informazioni redazionali
allegato
struttura gerarchica