Guida ai fondi archivistici presenti presso il Centro Bibliografico

Fondo di Ernesto Artom

contesto gerarchico
livello di descrizione fondo
Titolo Fondo di Ernesto Artom
data 1894 - 1934
consistenza buste 6
fascicoli 113
storia archivistica Sfortunatamente non è stato possibile reperire alcuna notizia relativamente al deposito delle carte di Ernesto Artom. Presumibilmente esso si colloca fra il 1995, anno del deposito dell'archivio dello zio di Ernesto, Isacco Artom e il 2004 anno in cui invece viene depositato al centro bibliografico l'intero archivio familiare degli Artom.
Originariamente le carte Artom potevano essere divise in 4 grandi blocchi, scritti e discorsi, corrispondenti, neutralità 1915, ritagli stampa. La schedatura è iniziata dal nucleo più corposo ossia quello degli scritti e dei discorsi. La situazione originaria di questa documentazione appariva abbastanza caotica; i primi fascicoli affrontati nel corso di questo intervento consistevano in sostanza un raggruppamento di scritti, per la maggior parte non datati, di varia tipologia (appunti, bozze di saggi/articoli, relazioni, stralci di interventi, interrogazioni) e argomento aggregati senza un ‘apparente logica. A ciò si aggiungeva la presenza all'interno della prima busta di un nutrito gruppo di documenti sfusi, non contenuti in camicie. Lo stato di tale documentazione, in buona parte piuttosto frammentaria, ha reso necessario per forza di cose un lavoro di schedatura analitico, agevolato in parte dalla presenza di molteplici descrizioni/annotazioni fornite da qualcuno (forse persone diverse, certamente non Artom) che ha creato degli inserti a foglio bianco sui singoli documenti; segno tangibile di un intervento successivo sulla documentazione. In un primo approccio sulle carte si era pensato di dare a questo nucleo di scritti un ordine cronologico, tentando di datare la documentazione in maniera anche solo presunta. Tuttavia un simile proposito si è rivelato abbastanza difficoltoso, vista la presenza di innumerevoli bozze, appunti, anche molto frammentari che rendevano pressoché impossibile ricostruire il contesto originario di nascita del singolo documento. Pertanto, spostando l'attenzione sul versante dell'utente di archivio, si è cercato di organizzare la documentazione in modo da rendere più agevole la ricerca; tanto più che accanto a questo materiale disaggregato si univano altri fascicoli di taglio più omogeneo in riferimento al contenuto (tipo Istituto coloniale italiano, Tripolitania, Grafagnana) o tipologia (discorsi parlamentari). Si è pensato quindi di operare un ordinamento di tipo logico articolando la prima serie in sotto serie tematiche in base all'argomento trattato, alla tipologia, all'attività in modo da offrire una collocazione anche a questo materiale caratterizzato da una maggiore disomogeneità. All'interno delle sotto serie è stato poi più semplice operare in ordine cronologico, sulla base di una data effettivamente presente (specie nel caso di articoli di giornale o materiale a stampa), oppure ipotizzata sulla base del contenuto o delle uscite editoriali/ pubblicazioni di Artom; i documenti senza data invece sono presentati alla fine. A livello superiore la presentazione delle sotto serie rispecchia oltre agli argomenti di studio di Artom anche le tappe della sua carriera diplomatica e di parlamentare (cioè prima il Ministero degli Esteri, poi la carriera da deputato - Attività parlamentare - e poi la presidenza dell'Istituto coloniale italiano). In fondo all'albero le sottoserie che comprendono documentazione non databile e argomenti non rientranti nelle partizioni individuate precedentemente. Sulla base di quanto detto la documentazione della serie Scritti e discorsi è articolata nelle seguenti sotto serie: Istituzioni britanniche 1896, Ministero degli Affari esteri [1897 - 1904] Rapporti con l'Austria - Ungheria 1898 - [1915], Scritti sulla politica dell'800 1902 - 1917, Triplice alleanza 1902 - 1908, Attività parlamentare 1904 - 1928, Garfagnana 1908, Balcani post 1910 - 1922, Guerra 14 - 18, Politica coloniale 1918 - 1925, Commercio estero, libero scambio, tratte e navigazione, diritto internazionale s.d, Scritti su argomenti vari, s.d.
Una volta affrontato questo nucleo documentario particolarmente disorganico l'organizzazione della parte restante della documentazione si è rivelata decisamente più semplice. Il nucleo corrispondenti era costituito da due buste, ordinate separatamente in ordine alfabetico per cognome. In fase di ordinamento è stata creata un'unica sequenza alfabetica dalla A alla Z. Va segnalata la presenza di un fascicolo originariamente compreso nel nucleo corrispondenti, ma che a differenza delle altre unità archivistiche della serie contiene materiale di tipologia varia. Per tale unità che tratta di un evento particolarmente importante dal punto di vista delle relazioni internazionali (la conferenza di Genova del 1922), al quale Artom ha presumibilmente partecipato, è stata creata una serie ad hoc "Conferenza di Genova 1922". Un discorso a parte merita la serie "Neutralità 1915"; questa contiene due fascicoli di carteggio (per lo più dattiloscritti e minute autografe), già originariamente separati dal resto della corrispondenza. Probabilmente si tratta di documentazione aggregata in un momento successivo forse per finalità editoriali. Essa infatti costituisce la fonte del libro che il figlio di Ernesto, Angelo ha curato mettendo a confronto l'opera diplomatica del prozio Isacco con quella del padre Ernesto. Per la parte residuale della documentazione, cioè quella non ricompresa nelle serie precedenti è stata creata un'ulteriore voce "Materiale raccolto da Artom su argomenti vari". Infine va segnalata la presenza di 7 fascicoli riuniti sotto la serie Ritagli stampa. Il materiale a stampa contenuto nelle singole unità è stato riordinato in ordine cronologico, segnalando laddove presenti articoli di/ o riguardanti Ernesto Artom. Vista la presenza di alcuni ritagli collocabili negli anni 50 parte del materiale se non tutto è stato aggregato successivamente alla morte di Artom. Un'ultima annotazione riguarda i fascicoli originali che presentavano numerose cancellature, frutto probabile di un riuso nel corso del tempo. Non essendo però materiale proveniente dal soggetto produttore l'intero fondo è stato ricondizionato con nuove copertine.
storia istituzionale/amministrativa, nota biografica Ernesto Artom, figlio di Israel ed Enrichetta Ottolenghi nacque ad Asti nel 1868. Nel 1891 a ventitré anni conseguì la laurea in giurisprudenza presso l'università di Roma. Qualche anno più tardi intraprese la carriera diplomatica, fu nominato addetto onorario di legazione, prima al Ministero degli esteri (19 gennaio 1897) e successivamente alla legazione dell'Aia (23 aprile 1899). Sempre all'Aja nello stesso anno prese parte alla Conferenza internazionale per la pace, in qualità di segretario aggiunto della delegazione italiana diretta da Emilio Visconti Venosta e Costantino Nigra. A partire dal 5 febbraio 1901 fu aggregato all'ufficio diplomatico del Ministero degli esteri, dalla cui amministrazione si congedò nel 1904. In questo anno fu eletto deputato liberale nel gruppo della destra costituzionale per il collegio di Castelnuovo di Garfagnana, carica che ricoprì per tre legislature (XXII XXIII XXIV) fino al 1919, partecipando a numerosi dibattiti di politica estera e coloniale. Il 6 ottobre 1919 Artom, che nel frattempo aveva assunto la carica di Presidente dell'Istituto coloniale italiano (dal 1910) venne nominato senatore. In questo ruolo fu molto attivo come segretario e membro delle commissioni: fu Segretario della Commissione per la politica estera (19 luglio 1920-7 aprile 1921), (16 giugno 1921-10 dicembre 1923), membro della Commissione di finanze (7 aprile 1927-21 gennaio 1929), Segretario della Commissione di finanze (2 maggio 1929-19 gennaio 1934), Membro della Commissione per l'esame delle tariffe doganali e dei trattati di commercio (8 marzo 1930-19 gennaio 1934). Accanto ai ruoli istituzionali di Artom si ricorda lo sforzo diplomatico intrapreso nel 1915 per cercare di evitare l'intervento dell'Italia in guerra. Egli, in contratto con esponenti dei circoli a stampa austriaci e tedeschi, nonché con il Principe Von Bulow a capo della missione diplomatica che puntava alla neutralità italiana in cambio di contropartite territoriali sulle terre irredente, si fece mediatore con Il Ministro degli esteri Sidney Sonnino nel tentativo di trovare un possibile accordo (Cfr Serie "Neutralità, fascc 1 - 2). Le iniziative di Ernesto si collocano nell'ambito di una tradizione diplomatica sarda che tendeva a risolvere il problema delle terre italiane sottoposte ai domini asburgici puntando sull' "inorientamento" austriaco. Esse sono ben documentate nel libro curato da suo figlio Artom, che mise a confronto l'opera diplomatica del padre con quella del prozio Isacco, anch'egli diplomatico, segretario personale di Cavour e fervente sostenitore della neutralità italiana in occasione del conflitto franco prussiano del 1870. Ernesto Artom fu anche pubblicista ed editorialista, scrisse diversi saggi (molti su nuova antologia) dedicati al risorgimento, alla politica ottocentesca e ai rapporti internazionali, nonché articoli pubblicati su quotidiani in relazione alla prima guerra mondiale. Fra Le sue opere si annovera anche una biografia sullo zio Isacco, limitata però al 1871.
Morì a Roma il 7 novembre 1935.
ambiti e contenuto L'archivio di Ernesto Artom conta 6 buste e 113 fascicoli. La documentazione è organizzata in 6 serie, la prima delle quali articolata anche in sotto serie e costituisce la parte più corposa del fondo. La documentazione composta da manoscritti, dattiloscritti, materiale a stampa e ritagli comprende varie tipologie: appunti, bozze di saggi/articoli, relazioni, stralci di interventi, interrogazioni, carteggio. Essa testimonia l'attività di Artom sia come studioso, pubblicista esperto di problemi risorgimentali e rapporti internazionali, sia nell'ambito dei ruoli istituzionali ricoperti nel corso della sua vita. In questo quadro, piuttosto contenuta appare la documentazione relativa all'esperienza di Artom nelle fila del Ministero degli esteri (si veda la Sottoserie MAE e i fascc. 13 - 14 della serie "Corrispondenti", nessun riferimento invece all'esperienza dell'Aja), mentre al contrario abbonda documentazione in relazione all'attività parlamentare di Artom, prima come deputato liberale profondamente legato alla realtà della Garfagnana (si vedano i Fascc. della sotto serie Garfagnana sulla ferrovia Lucca - Aulla e la storia della Garfagnana), e molto attivo nei dibattiti di politica estera e coloniale (Cfr Attività parlamentare, fascc. 17 - 20) poi come senatore in qualità di componente delle commissioni istituite su temi di politica estera, finanze, trattati commerciali (l'esperienza di Artom in tema di trattati commerciali si vede anche dalla presenza di diversi fascicoli legati al commercio estero e al libero scambio). Numerosa poi la presenza di appunti, promemoria, dichiarazioni e interventi relativi alla politica coloniale, che Artom conosceva molto bene anche in relazione alla carica di Presidente dell'Istituto coloniale italiano ricoperta sin dal 1910 (Informazione tratta dalla scheda biografica on line a cura dell'archivio storico del Senato della Repubblica, la documentazione presente nel fondo nel fascicolo relativo all'Istituto coloniale Italiano Serie 1, sotto serie politica coloniale, fasc. 38 reca gli estremi 1918 - 1925). Si segnalano poi diversi articoli dedicati alla grande guerra e alla lega italo rumena (della quale Artom fu presidente).
Sempre in relazione all'interesse di Artom per la diplomazia e le relazioni internazionali, vanno certamente menzionati i fascicoli relativi alle serie neutralità (Fascc. 1 - 2) e Conferenza di Genova. Il primo contenente carteggio testimonia lo sforzo di Artom nell'ambito della "Missione Von Bulow" un'azione diplomatica che ebbe lo scopo di persuadere l'Italia a non intervenire nella prima guerra mondiale contro l'Austria, il secondo invece contiene materiale (carteggio, dichiarazioni stampa) sulla Conferenza di Genova del 1922 convocata per discutere gli assetti economici in seguito alla prima guerra mondiale. Sicuramente più contenuta rispetto alla corposità degli scritti appare la serie "Corrispondenti" contenente per lo più lettere dattiloscritte o manoscritte indirizzate ad Artom. Molti dei corrispondenti ricoprono ruoli di una certa importanza (in particolate figurano deputati, senatori, ministri, diplomatici figure di spicco in generale) e tuttavia la documentazione relativa a questa parte appare piuttosto frammentaria: possono trovarsi petizioni, richieste e comunicazioni varie, ringraziamenti, notizie su commemorazioni, articoli, progetti, qualche sporadica notizia sull'attività di Artom al Ministero degli affari esteri.
soggetto produttore Artom, Ernesto
modalità di acquisizione
Note
note dell'archivista A cura di Laura Natoli
Roma - 01/02/2022
allegato
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